Storia e immagine

Tradizione e innovazione sulla riva del Ceresio

La storia

La prima citazione documentata di Melide si trova negli Statuti di Como promulgati alla fine del XIII secolo, in cui la piccola località lacustre figura fra i Comuni ai quali Como imponeva l’obbligo di portare alla sua pescheria una determinata quantità di pesce durante la quaresima. Melide contava allora poche famiglie, dedite all’agricoltura, alla pesca e al traghetto. La principale fonte di reddito derivava tuttavia dall’attività in campo edilizio. Dai testi antichi emerge infatti che l’emigrazione di scalpellini, muratori e architetti era diffusa già nel 1100. Questi lavoratori della pietra o “magistri”, come venivano chiamati, trovavano lavoro in Piemonte e in Lombardia.

Nel Rinascimento l’emigrazione melidese acquista notorietà e assume proporzioni tali da creare grossi vuoti nella comunità locale. Lo attesta un ruolo militare fatto allestire dal duca Gian Galeazzo Sforza, dal quale risulta che alla fine del 1400 a Melide erano abili al servizio solo cinque uomini.
L‘apice della fama dei magistri nati a Melide venne raggiunta con Domenico Fontana (1543-1607), architetto alla corte pontificia di Roma e poi alla corte reale di Napoli, e con Matteo Castelli (ca. 1555-1632), architetto del Re di Polonia.

La particolare posizione geografica del Comune ha inoltre giocato un ruolo fondamentale, tanto che nel Medioevo e nel Rinascimento Melide rappresentava un passaggio obbligato per pellegrini, studenti e mercanti che si recavano nella vicina Penisola: a Melide sorgeva pure l’ospizio di Santo Spirito (demolito nel 1909), dove i viaggiatori potevano sostare in attesa di imbarcarsi per Bissone e proseguire il loro viaggio verso sud. Queste persone si spostavano da sole o in piccoli gruppi e senza grossi carichi di merci: ciò faceva sì che preferissero la via del Ceneri alle sinuosità del Verbano e sebbene fosse già possibile imbarcarsi a Lugano per raggiungere Riva San Vitale, in molti sceglievano di effettuare la traversata del Ceresio a Melide, perché più breve ed economica.

Un grossissimo impulso alla vita indigena fu poi generato dalla costruzione del ponte-diga (nel 1847) e della soprastante linea ferroviaria (nel 1874), opere che crearono le condizioni ideali per lo sviluppo industriale di Melide, scandito dallo sbocciare di fabbriche e posti di lavoro: la fornace per la produzione della calce, la distilleria (situata nell’ormai sconsacrato ospizio di S. Spirito), la fabbrica di sapone presso le Cantine di Fondo, la Birreria Conti, la fabbrica di sigari “La Nazionale” (attiva fin verso il 1930) e la fabbrica di campane della famiglia Bianchi, alle quali va aggiunta l’apertura di alberghi, cantine e osterie. Il passaggio della linea ferroviaria, inoltre, richiama nuovi turisti, e dal 1968, con la realizzazione dell’autostrada, Melide risulta un punto cruciale lungo l’asse nord-sud che attraversa l’Europa.

Oggi Melide accoglie i turisti con le sue splendide passeggiate a lago, i percorsi culturali, diverse sagre e manifestazioni popolari e  soprattutto con la famosa Swissminiatur, un parco espositivo unico nel suo genere, fondato da Pierre Vuigner e Georges Wütrich nel 1959, che propone un percorso didattico attraverso i più importanti monumenti storici e paesaggistici svizzeri, riprodotti in scala.

Melide, grazie alla sua vicinanza con la città di Lugano, all’ottimo collegamento garantito dall’infrastruttura ferroviaria e autostradale nonché all’attrattività dei diversi servizi offerti, ha vissuto nell’ultimo ventennio un importante sviluppo edilizio e si pone oggi come Comune a vocazione principalmente residenziale e turistica.

Per approfondire

Lo stemma e l'immagine

Lo stemma di Melide è caratterizzato da un ancora gialla su sfondo azzurro che trae origine dalle peculiarità storiche del Comune: la pesca e il trasposto di persone da una riva all'altra del Lago Ceresio. Di recente ne sono stati ridefiniti i tratti grafici e si è introdotto un concetto d’immagine nuovo, adottando un “lettering” inedito combinato a dei segni cromatici in grado di creare un nuovo linguaggio istituzionale.

Il risultato ottenuto mantiene comunque l’impronta originale dello stemma, i suoi contenuti formali ed il messaggio che storicamente trasmette.

Le variazioni storiche
Nel corso degli anni i segni caratteristici del Comune di Melide, sono stati utilizzati interpretando le necessità del periodo storico, del momento e delle tecnologie a disposizione.

Questo ha portato ad un’infinità di varianti cromatiche, grafiche e di contenuto che hanno generato, come è facile comprendere, una grande confusione e delle indicazioni che non rispettano parametri chiari e definiti.

Le odierne necessità di comunicazione hanno spinto verso la definizione di regole chiare e precise per permettere di utilizzare in modo più incisivo tutti gli strumenti grafici che accompagnano il quotidiano lavoro dell’Amministrazione comunale.

L’unificazione
Scelta fondamentale è stata quella di raggruppare lo scudo al lettering, creando di fatto un “logo” e donando riconoscibilità e solidità al principale elemento grafico del Comune.

I colori dello scudo e dell’ancora sono stati ottimizzati nella loro tonalità e definizione cromatica, ma di fatto riprendono ed enfatizzano i colori caratteristici e storici del Comune.

Il nuovo “lettering” presenta tratti molto tradizionali ed istituzionali, ma nei dettagli grafici si può notare un’attenzione particolare che lo rende molto dinamico e moderno. 

In particolare nell’ottica di permettere alla popolazione una migliore e più intuitiva identificazione dei vari servizi e di semplificare la comunicazione anche all’interno dell’istituzione comunale, nella struttura di corporate è stato introdotto un nuovo linguaggio identificativo.

Il nuovo “lettering” viene declinato in dieci differenti versioni, la cui caratteristica è la variazione cromatica del triangolo posto all’interno della prima lettera.

  • Comune
  • Municipio
  • Cancelleria comunale
  • Ufficio controllo abitanti
  • Ufficio contribuzioni
  • Ufficio tecnico
  • Polizia comunale
  • Agenzia comunale AVS
  • Azienda acqua potabile
  • Istituto scolastico

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